La Relazione tecnica dei dati raccolti nella stagione 2019
Nell’anno del 50° anniversario del Consorzio Friuli Colli Orientali e Ramandolo si rinnova la ormai consueta (da oltre 10 anni) occasione di poter presentare i dati raccolti dai tecnici del Consorzio, in programma giovedì 23 gennaio alle 18 a Villa di Toppo-Florio. Un lavoro che rappresenta un unicum a livello regionale e trova pochissimi esempi equiparabili in Italia e in Europa.
Poter contare sulla conoscenza capillare di dati importanti per i produttori consente di svolgere un lavoro preciso in ottica qualitativa e sostenibile. I 2mila ettari dei Colli Orientali, presentano al loro interno molte particolarità che sono in grado di rendere ogni sottozona ed ogni collina unica per gestione e resa, dove diventa necessario conoscere capillarmente gli aspetti climatici, fitopatologici, ma non solo, capaci di consegnare ai vini caratteristiche peculiari. È attraverso la raccolta ed il successivo studio di tali dati che i grandi territori possono crescere, trasformando tale conoscenza in valore. I 50 anni di denominazione hanno portato la nostra produzione vinicola a crescere costantemente raggiungendo eccellenze riconosciute, ma per poter crescere ancora serve poter contare su uno storico di dati che permetta una precisa lettura delle stagioni. In questo senso la Relazione tecnica Le stagioni e le uve 2019 diviene dunque uno strumento di lavoro importante per ogni produttore che potrà quindi raffrontare la propria singola situazione inserita nel contesto dell’intero territorio di riferimento. I tecnici del Consorzio, Francesco Degano, Davide Cisilino coordinati dal Direttore Mariano Paladin e con la preziosa collaborazione di Giovanni Bigot da anni contribuiscono con questo lavoro ad accrescere la sensibilità e la conoscenza di una terra intera.
Non solo: oltre alla raccolta dati i tecnici del Consorzio stanno procedendo ad un importante lavoro di mappatura dei vigneti, andando, azienda per azienda, vigna per vigna, filare per filare, a mappare la precisa composizione dei vigneti della DOC consegnando non solo tale mappa ai soci, ma permettendo di conoscere con estrema precisione la composizione della nostra ampia base ampelografica. Un lavoro di conoscenza e di valore, unico, che potrà portare i Colli Orientali del Friuli ad essere riconosciuto tra i grandi territori di vino nel mondo.