La viticoltura biologica si prepara a usare meno rame

La viticoltura biologica si prepara a usare meno rame

Autori:     Adriano del Fabro, Giovanni Bigot (Perleuve srl, Cormons – UD

Anno:       2019

Rivista:    IL CORRIERE VINICOLO, 10, 18/03/2019

Abstract:     Da oltre 130 anni il rame viene usato per la difesa dalla peronospora nella viticoltura biologica e non. Il metallo funziona per il contenimento del fungo parassita ma pare avere alcuni effetti collaterali indesiderati: accumulo nel terreno, nei grappoli e nei mosti. Per questi motivi, l’UE a partire dal febbraio 2019 ha posto con una normativa dei limiti di utilizzo con un quantitativo al massimo di 28 kg di rame a ettaro in 7 anni, i quali corrispondono mediamente a 4kg/ha/anno. Dall’incontro Aiab-Aprobio del Fvg tenutosi presso l’azienda biologia Vistorta a Sacile hanno partecipato circa 150 operatori dalle regioni FVG, Veneto e Lombardia. Dall’incontro sono emerse diverse proposte tra cui anche le osservazioni proposte da Giovanni Bigot basate su esperienze condotte soprattutto nelle aree viticole collinari del FVG tra 2013 e 2018 da cui emerge la strategia dei turni di trattamento e delle dosi variabili.

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